L'Amadeus del Signore. Fabrizio Venturi racconta la christian music: "Chi canta prega due volte"

"Sant'Agostino diceva: 'Chi canta, prega due volte'. E il mio scopo è fare evangelizzazione nel nome del Signore attraverso la musica. E' un impegno che ho preso con Dio". Fabrizio Venturi, 'fiorentino verace' come orgogliosamente scrive nella sua biografia, oltre ad essere ideatore e Direttore Artistico del Sanremo Cristian Music – Festival Della Canzone Cristiana Di Sanremo ("un Festival nel Festival"), giunto alla sua terza edizione, è prima di tutto un musicista vero. Ateo convinto, a un certo punto della sua vita, incontra la fede. Poi l'approccio, quasi fortuito, con la musica cristiana e l'inizio di una carriera inaspettata fino alla realizzazione in Italia di una kermesse canora parallela, anche nei tempi, a quella in scena ogni anno sul palco dell'Ariston. Venturi, quest'anno il suo Festival si svolgerà nella città dei fiori dal 7 al 9 febbraio 2024. Giunto alla terza edizione, la kermesse si terrà nel Teatro di Via Corradi, che sarà allestito per ospitare i 24 cantanti in gara e sarà ribattezzato per l'occasione Teatro del Festival della Canzone Cristiana. Ci racconti da dove nasce questa idea? Io nasco come cantautore. Partecipo al Festival di Sanremo nell'88, con un brano di Venturi-Malgioglio. Poi parto per gli Stati Uniti, prodotto dal cantante de I Temptation e lavoro con i più grandi: apro 40/50/60 concerti di Gipsy King, Billy Idol, Ray Charles e molti altri. Rientrato in Italia ho un momento molto brutto: mio padre si ammala ed è in fin di vita, subito dopo io ho un incidente e entro in coma e vedo Dio. Non credevo in Dio, ma l'ho visto nei sette giorni in cui sono stato in coma. Da quel momento comincio ad avere fede. Era il 1995. Lui mi diceva di fare delle cose e non sapevo come. Fino a quando nel 2005 muore Ambrogio Fogar, mio carissimo amico. Lì inizio ad entrare nel mondo della beneficenza: nasce infatti in questo periodo, con la collaborazione del virtuoso chitarrista Austriaco Wolfgang, già chitarrista di Dee Dee Bridgewater, Amico Dolphin, progetto discografico “VENTURI FOGAR – F.A.I.P “, scaturito proprio dall'amicizia con Ambrogio Fogar, per dare voce e speranza a tutte quelle persone che, come Ambrogio, hanno subito lesioni al midollo spinale. Partecipo a molti appuntamenti televisivi e musicali come Domenica In, Uno Mattina TG1, TG2. Da lì si apre il mio impegno nel sociale, ma continuo con la musica: ho, infatti, una casa discografica, la DDT Music, che è un'etichetta indipendente. Poi la svolta arriva con Caro Padre Esatto. Nel 2006 scrivo “Caro Padre”, una canzone pop rock, che è l’Inno ufficiale della Fondazione Internazionale Giovanni Paolo II dedicato al Santo Padre, per me Padre di tutti Padri . Da lì entro in questo mondo. Fino a quando nel 2019 per il centenario di Giovanni Paolo II decido di celebrarlo a Sanremo. Poi parto per New York e vengo invitato a un concerto di un immenso artista della Christian music e mi trovo davanti a 30mila persone, cachet spaziali. Rientro in Italia con l'idea di creare un Festival Italiano della Christian Music. Parlo nuovamente con la diocesi di Sanremo e mi dicono di sì: la prima edizione, quella del 2022, è stata un grande successo, Fiorello ci ha anche nominati sul palco dell'Ariston. Veniamo al dunque: che cos'è la Christian Music? Non è quello che si sente in chiesa: c'è il rap, c'è il pop, c'è il rock, c'è il metal. Solamente, invece di parlare di un cane o di un calciatore, di una donna o di un uomo, si parla di Dio, che non è meno importante. Non importa che siano testi espliciti: un grande artista scrive lasciando spazio all'ascoltatore di trovare quello che vuole. Non importa cosa si dica, ma che ci siano dei riferimenti. Immagino che per partecipare al Festival non si possa dire proprio tutto ciò che si vuole. Insomma ci saranno dei limiti Certo! Non si possono usare termini pesanti o venire vestiti in maniera indecorosa. Se ti presenti nudo sul palco, ti caccio. Ma è sempre stato così: solo al giorno d'oggi invece di cantare ci si spoglia! Ogni riferimento è puramente casuale... Voglio dire: non si canta con il corpo. Ma con le corde vocali, con i testi, con la musica! Me lo lasci dire: io vengo dalla scuola di Alberto Testa, che è stato maestro di autori coma Mogol, Lavezzi, Albertelli. E le assicuro che la Musica Cristiana non ha nulla da invidiare ad artisti come Laura Pausini, Vasco Rossi e molti altri bravissimi cantautori. Solo in Italia abbiamo ancora questa grossa lacuna. Nel mondo invece questo tipo di musica ha numeri incredibili e gli artisti hanno cachet da capogiro. Quantifichi... Per quanto riguarda i cachet parliamo di artisti che guadagnano cifre da capogiro. Vendono milioni e milioni di copie, più di Pausini e Vasco Rossi. In Italia siano indietro: la Christian Music non è mai stata introdotta nella discografia italiana. Eppure abbiamo una tradizione secolare, c'è il Vaticano. Io ho acceso un grande faro. Ho comprato 32 siti che vertono intorno al nome del Festival. Renato Zero dopo la prima edizione del Sanremo Christian Music Festival è uscito con 19 canzoni di Christian Music, Malgioglio ha scritto una canzone, sono nati moltissimi eventi, una casa discografica importante. Mi considero un innovatore della Christian Music Italiana, creatore di una vetrina importante perché è quella sanremese: lo faccio per evangelizzare il nome di nostro Signore. Non è un festival a scopo di lucro, gli artisti non pagano l'iscrizione e non c'è sbigliettamento. E' un impegno che ho preso con Dio. Ci racconti i numeri del Festival Viene trasmesso su Bom Channel, canale 68 del digitale terrestre, e su 130 tv sparse in territori da Bolzano a Canicattì, siamo in diretta su Radio Mater che è la seconda radio per ascolti italiana: fa più di un milione di ascolti. E abbiamo un pubblico numeroso: l'anno scorso abbiamo viaggiato sui 300mila /400 mila telespettatori a serata. La finale ha fatto 800 mila spettatori, tra i 18 e i 60/70 anni. Le canzoni sono 24, tassativamente inedite e interpretate da artisti con documento italiano. L'autore può essere anche straniero. Gli artisti cantano due volte ognuno, non escludo nessuno. I premi sono per il primo, il secondo e il terzo classificato. Poi miglior testo, miglior arrangiamento e così via. Le statuette sono forgiate dallo stesso Maestro che realizza quelle dell'Ariston, Michele Affidato. C'è stata negli scorsi anni qualche polemica che ha oscurato il messaggio, come nella migliore tradizione del Festival di Sanremo? Ma no, come si fa a oscurare Dio! E' impossibile! Però posso dire una cosa, facendo una premessa. Prego Non è un Festival cattolico, ma cristiano. Scelgo le canzoni che mi piacciono di più, il fulcro è Cristo. Non è il Festival della Chiesa, perché la Chiesa non è padrona di Dio. Dunque è successo questo: l'anno scorso ho seguito il messaggio di Papa Francesco il quale scrisse una lettera di suo pugno a tre persone trans dicendo loro che siamo tutti figli di Dio e le invitò in Vaticano. Due settimane dopo vidi Vladimir Luxuria in tv che parlava della sua conversione a Cristo. La chiamai perché la volevo come ospite al Festival: il vescovo di Sanremo si mise di traverso. Il mondo lgbtq+ si mobilitò, attirò l'attenzione delle Iene. Vladimir in quell'occasione disse: "Così fanno vacillare anche la mia conversione. La Chiesa deve aprire, non chiudere". Luxuria venne ospite al Festival che immagino dunque sia aperto anche ad artisti omosessuali? Certamente! Le va di scherzare?! Assolutamente. Dunque, torniamo al Festival di quest'anno... Le iscrizioni terminano il 15 dicembre. Ospite d'onore sarà Noel Robinson, artista londinese, famosissimo in tutto il mondo. La presentatrice al mio fianco sarà l'attrice di Centovetrine e Don Matteo, Daniela Fazzolari. Poi ce ne sarà una seconda, una giornalista molto importante di cui non posso ancora rivelare il nome, siamo in trattativa. Poi ci sarà Mitch di Radio 105 nel ruolo del "disturbatore". Si svolgerà dal 7 al 9 febbraio e sarà un Festival contro la guerra e a favore del disarmo atomico. La grande organizzazione Senza Atomica, movimento per il disarmo atomico, di cui io, Carmen Consoli, Dolcenera e Finaz di Bandabardò siamo i testimonial, è presente al Festival. Avete contatti con l'altro Festival? Quello dell'Ariston? Certo. Come le ho detto Fiorello lo scorso anno a modo suo ci ha nominati. Stimo molto Amadeus, un uomo di grande professionalità e umanità. Poi non ci vediamo perché ognuno ha il suo palco. Mi piacerebbe però che il Festival di Sanremo recuperasse la musica di valore, che si è andata un po' perdendo negli ultimi anni. Tra questa anche la musica cristiana? Vede, la christian music c'è già in tutto il mondo. Gli artisti non hanno niente da invidiare a Pausini, Vasco Rossi e altri cantautori. E' modernissima, ha dentro molti generi, anche il rap duro, il metal. Ascoltiamola e facciamoci un'idea: non è molto diversa da quello che passa in radio.

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