Sanremo, 11 dicembre 2022 – Ieri, 10 dicembre, si è celebrata la giornata mondiale dei diritti umani, ciononostante gli omosessuali e i trans, ancora oggi, vivono disparità sociali che li rendono diseguali rispetto al resto dell’umanità.

Ne è la prova lampante ciò che è accaduto a Sanremo pochi giorni fa.

Difatti, la Diocesi di Ventimiglia San Remo ha impedito all’attivista Vladimir Luxuria di partecipare al Festival della Canzone Cristiana dopo che la stessa era stata invitata dal Direttore artistico Fabrizio Venturi per portare, durante la  kermesse canora cristiana, la propria testimonianza di conversione e di fede.

Il Vescovo Antonio Suetta, in un comunicato stampa, ha preso le distanze dal Festival della Canzone Cristiana che si terrà in concomitanza con il Festival della Canzone Italiana diretto da Amadeus, in virtù della presenza di Luxuria, rinnegando, in tal modo, il diritto alla fede, un diritto “umano” che non si può negare a nessuno.

Suetta ha chiuso le porte della Chiesa a Luxuria e a tutti coloro che chiedono di entrare, elevandosi a padrone assoluto del Vaticano, addirittura sopra Sua Santità Papa Francesco. 

L’associazione Papaboys, i ragazzi del Papa, dispiaciuti per quanto è accaduto, hanno aderito al Festival Cristiano e consegneranno un Premio al vincitore.

La Chiesa, quella della Dottrina Sociale, quella degli Opus Dei, sostiene e appoggia la scelta di Monsignor Antonio Suetta e le sue posizioni radicali nei confronti dei trans e degli omosessuali, la stessa Chiesa fondamentalista, però, che chiude dieci occhi sul caso di Don Alessandro Ghersi, il prete condannato per molestie sessuali.